Pulire le piastrelle del bagno

É risaputo che il bagno sia l’ambiente domestico più difficile da mantenere pulito: tra i sanitari da pulire e le incrostazioni di calcare da eliminare, per conservarlo sempre brillante e ordinato e soprattutto igienico è necessario seguire numerosi step.
 
Tra questi un ruolo di primaria importanza è riservato alla pulizia delle piastrelle che rivestono muri e pavimenti - quotidianamente esposte a schizzi di sapone e di dentifricio, deposito di sporcizia e polvere - e dove possono accumularsi germi e batteri. Proprio qui, in uno dei luoghi della casa più votati all’igiene.
Potete utilizzare detersivi da diluire in un secchio o i più moderni detersivi a spruzzo, pronti all’uso; se non userete prodotti appositamente concepiti “senza risciacquo” (particolarmente adatti alle superfici lucide o di vetro) dovrete prevedere di risciacquare le superfici dopo averle pulite. Se i vostri rivestimenti sono alti, vi potrà essere utile uno spazzolone con braccio telescopico allungabile. Per i rivestimenti l’uso del detersivo è sufficiente; per i sanitari invece, soprattutto in caso di presenza di malati o di individui particolarmente delicati, potrete prendere in considerazione l’uso di disinfettanti, magari a base di candeggina.
Non bisogna ovviamente tralasciare le fughe delle piastrelle, dal momento che spesso è proprio in questi piccoli avvallamenti che si accumula la maggior parte dello sporco. Esse devono essere strofinate energicamente con un pennello a setole rigide o uno spazzolino, dopo averci spruzzato sopra la candeggina, e poi sciacquate con un panno inumidito.
Il procedimento può essere ripetuto anche per pulire gli angoli tra un muro e l’altro ricordandosi di passare per ultimo il pavimento ed evitare così che alcuni residui possano ricadere a terra a pulizia ultimata. Raccomandiamo di aprire sempre le finestre quando si usano i detergenti o i prodotti chimici, al fine di arieggiare l’ambiente prima di rientrarvi.
 
Ogni tipologia di macchia necessita naturalmente di un diverso tipo di prodotto:
- a base acida per depositi calcarei, inchiostri o ruggine;
- a base alcalina (soda caustica o potassa) su residui di sapone o sostanze organiche
- se il problema è l’opacità, i detersivi per i vetri possono aiutare per lasciare la superficie splendente.

Tra piastrelle presenti a ridosso o all’interno del box doccia possono inoltre formarsi macchie di muffa, che potrete eliminare usando candeggina o acqua ossigenata a 30 o 40 volumi .
Per ovviare al problema dell’ingiallimento del silicone, poiché non si tratta di sporcizia ma di invecchiamento del colore, non c’è altra soluzione che sostituirlo dal momento che nemmeno la candeggina è in grado di farlo tornare al suo colore originale.
Un'ulteriore alternativa è costituita dagli apparecchi a vapore che, portando l’acqua ad alta temperatura consentono di svolgere pulizie approfondite igienizzando allo stesso tempo le superfici lisce e rimuovendo sia lo sporco più ostinato che i batteri in un solo passaggio. Essi risultano particolarmente efficaci oltre che per le piastrelle, anche per pulire i vetri e il box della doccia eliminando qualsiasi tipo di alone. I risultati saranno inferiori se le  fughe fra le piastrelle saranno annerite da tempo e sulle incrostazioni calcaree.



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