Pulizia e igiene: le migliori pratiche di prevenzione

In queste settimane di emergenza, in cui la dimensione domestica ha assunto una connotazione del tutto nuova e di primaria importanza per ognuno di noi, l’igiene fuori e dentro casa è diventata una questione fondamentale diventando l’epicentro di quasi tutte le attività durante tutta la giornata.
L’attenzione al rispetto dei più alti standard sanitari possibili è ormai imprescindibile, presupponendo così un miglioramento delle abitudini personali anche per il prossimo futuro; tuttavia, in alcuni casi, la volontà personale può non essere sufficiente, come quando ci si trova a condividere lo spazio abitativo con una persona malata.
È proprio in simili circostanze che diventa fondamentale comprendere appieno la distinzione tra pulizia e igiene, due concetti spesso confusi tanto dai consumatori quanto dai lavoratori del settore che, secondo un’indagine recentemente condotta in Inghilterra dalla Royal Society for Public Health, sono i primi a considerare erroneamente l’equivalenza pulizia=igiene. Risulta quindi necessario adottare una modalità operativa definita igiene mirata, concentrando l’attenzione sulle aree in cui è più facile che si diffondano batteri nocivi senza cercare di creare un ambiente totalmente sterile.

L’efficacia dell’igiene mirata
Dal momento che i batteri dannosi possono arrivare a stretto contatto con noi in ogni momento attraverso il cibo, l’acqua o gli animali domestici e si diffondono velocemente tramite la pelle, i vestiti e i sanitari, è necessario disinfettare con attenzione tutte queste superfici nei momenti in cui il processo di diffusione può avvenire molto velocemente, come quando:

- maneggiamo il cibo con le dita; 
- tossiamo o starnutiamo;
- entriamo in contatto con oggetti frequentemente toccate da altri (come servizi pubblici o fasciatoi per bambini);
- maneggiamo indumenti sporchi e spazzatura, ci prendiamo cura dei nostri animali domestici;
- accudiamo familiari malati.

Durante lo svolgimento di tutte queste attività risulta quindi di fondamentale importanza igienizzare tutti i punti di contatto, dalle proprie mani con acqua e sapone alle superfici coinvolte utilizzando appositi detergenti per rimuovere i batteri.
Nei casi più critici è possibile agire nei diversi ambienti attraverso l’utilizzo di disinfettanti e tramite lavaggio ad alta temperatura, garantendo allo stesso tempo un utilizzo mirato e quindi sostenibile dei prodotti disinfettanti, evitando qualsiasi rischio associato allo sviluppo di resistenza di antibiotici e interrompendo così la catena dell’infezione.

Le regole per fare una lavatrice igienicamente perfetta

Per avere un bucato perfetto, non è necessario effettuare lavaggi ad alte temperature: grazie alla costante ricerca effettuata in questo campo, i detersivi per lavatrice  sono efficaci anche a 40°, una possibilità questa che permette di risparmiare elettricità e acqua.
Il dosaggio di detergente da impiegarsi è indicato sull’etichetta del prodotto stesso e viene influenzato dalla durezza dell’acqua del comune di residenza. Informarsi su questo dato è molto importante per lavare al meglio i propri capi senza alcuno spreco.
Scegliere di avviare la lavatrice solo a pieno carico inoltre, sarà un’ulteriore opportunità per fare del bene all’ambiente e ai propri risparmi.
Nel caso in cui si convivesse invece con una persona malata, sarebbe importante adottare tre norme igieniche che permettano di lavare gli indumenti di tutta la famiglia in completa sicurezza:

- lavare i capi del malato separatamente dagli altri; 
- lavarsi le mani non appena terminato il carico di vestiti seguendo le indicazioni del Ministero della Salute;
- assicurarsi di effettuare lavaggi a una temperatura minima di 60ºC, utilizzando preferibilmente prodotti contenenti disinfettanti e assicurandosi che il ciclo di lavaggio raggiunga la temperatura desiderata per un periodo di tempo sufficientemente lungo.

Tale attività non può naturalmente prescindere da una corretta e continua igiene di tutti gli ambienti domestici in cui sono presenti superfici che potrebbero favorire la trasmissione dei batteri (come i sanitari o gli ambienti comuni in cui si riunisce tutta la famiglia), assicurandosi inoltre che la persona malata non tocchi oggetti o alimenti destinati ad altri e premurandosi di tenere quelli a lei destinati separati e correttamente conservati.
Attenzione anche alle superfici toccate frequentemente da molte mani, come maniglie delle porte, telefoni, tastiere di computer ecc.

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