Cura e manutenzione dei diversi tipi di caminetto

Arriva quel momento dell’anno in cui l’unico desiderio sembra essere quello di accoccolarsi sul divano davanti al camino con una bella tazza di tisana o cioccolata calda. 
Che bellezza guardare le fiamme che ardono, lo scoppiettio dei tizzoni, le scintille e il tepore che rende l’atmosfera più accogliente!  Il camino è uno degli arredi più famosi e romantici che rendono unici gli ambienti della propria casa, sicuramente ha una bellezza incomparabile ed è oltremodo molto funzionale. Il tepore che crea il camino, infatti, non è paragonabile alla piacevolezza dell’ambiente creata da altri dispositivi ed elementi riscaldanti.
I più tradizionalisti lo amano solo a legna, qualcuno preferisce le stufe, altri installano proposte a gas ed elettriche.
A seconda della tipologia di camino, ci sono parti differenti alle quali prestare attenzione, ma due elementi sono comuni a tutte: la canna fumaria e le superficie esterne.

La canna fumaria, anche se non si vede, ha bisogno di essere pulita dalla fuliggine.
Non serve dedicarvi attenzione tutti i giorni ma è certamente un lavoro da fare almeno due volte l’anno, di cui una sicuramente a stagione terminata quando la primavera comincia a bussare.
Basta munirsi  di una spazzola circolare per camini e una torcia.
Illuminando la canna fumaria si potranno individuare facilmente residui di fuliggine e incrostazioni diverse da poter rimuovere con l’apposita spazzola. Un piccolo segreto è quello di svolgere questa operazione a secco in modo che non ci siano fastidiose colature. Ricordatevi di coprire con carta o teli le superfici circostanti e di non restare con il viso nella canna fumaria mentre state spazzolando! 

Il primo problema è così risolto. Ora però si passa alla cenere!
Quante volte, dopo aver aggiunto un pezzo di legna oppure dopo aver aperto lo sportellino in vetro, vi siete ritrovati sommersi da una nube di cenere? Per ripulire ed evitare questo sgradevole inconveniente, saranno sufficienti scopa e paletta, quelle piccole adatte al camino in grado di pulire anche le zone più insidiose. Si può terminare il lavoro aspirando i residui con l’aspirapolvere, ma attenzione! Usatelo solo per rimuovere i residui di cenere, altrimenti vi ritroverete un elettrodomestico a rischio di malfunzionamento e intasato da rifiuti troppo grandi! Questa attività dovrà essere svolta con frequenza e accompagnata anche dallo svuotamento della cenere. Quando ce n’è troppa è più probabile che voli in giro per la stanza, sporcando di grigio tutte le superfici e i tessuti!

Per rendere scintillante il vetro dello sportellino frontale - ove presente - scegliete un prodotto specifico per la pulizia di queste superfici facilmente acquistabile in tutti i punti vendita oppure l’uso di un panno morbido umido leggermente sporco di cenere. Non fermatevi alla pulizia degli spazi interni e prestate attenzione anche ai muri e a componenti in ferro e ghisa. Per i segni neri sul muro, se è lavabile e non è poroso, si può optare per uno sgrassatore o per un panno di gomma che cancelli i segni.
Per le macchie su ferro e ghisa sono molto utili le pagliette d’acciaio con, a fine stagione, un trattamento di bellezza a base di lucido da scarpe nero. Se invece il camino è incorniciato da pietre naturali, come il marmo, si consiglia di detergere con un panno umido e acqua calda.

Cosa cambia per la stufa? Le aree da trattare rimangono sempre le stesse, ma i metodi variano leggermente a causa della struttura della stufa.
Per la pulizia della canna fumaria infatti, proprio a causa della complessità di composizione della stufa, è consigliabile rivolgersi ad un tecnico. Vi potrete però dedicare in completa autonomia al cassetto della cenere!
Per ripulirlo basterà estrarlo, svuotarne il contenuto, ripulire per bene - e, insieme a lui, anche lo spazio incavo che lo contiene - aspirare e reinserirlo. In questo caso l’aspirapolvere normale non sarà sufficiente ma è necessario utilizzarne uno apposito con bidone capace di smaltire la cenere. Anche la sua caldaia si potrà pulire allo stesso modo. Sarà sufficiente estrarre il braciere in ghisa e la parete della caldaia. Una volta tolti pulire con lo stesso aspiratore a bidone e riposizionare tutto.

Un elemento in comune con il camino a legna è il vetro dello sportello.
Anche in questo caso si potrà utilizzare un prodotto detergente specifico oppure il più tradizionale espediente del panno con acqua e cenere.
Non lo abbiamo precisato prima, ma ATTENZIONE! Tutte queste attività andranno svolte a caminetto e stufa spenti, privi di carboni ardenti, e solo quando le superfici si saranno completamente raffreddate.

Da veri esperti di ogni tipo di camino, ora basterà fare scorta di legna e dare forma e colore ai vostri sogni invernali.

 

Per approfondimenti potete leggere:
Come pulire il camino
Pulire la stufa a pellet
Come lavare tutte le griglie e le parti del forno
Come pulire lampade e lampadari

 

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