Lana infeltrita: cosa fare?

Ogni qualvolta dobbiamo lavare un maglione in lana, si scatenano delle scene da panico perché non sappiamo bene se dopo quel lavaggio il nostro capo sarà ancora intatto e uguale a prima.
La principale preoccupazione arriva dall’infeltrimento delle fibre che, a sua volta, causa la riduzione della dimensione dell’indumento - un maglione oversize può diventare uno splendido crop-top - e il deterioramento di quell’aspetto morbido che lo contraddistingue.
Vediamo nel dettaglio come succede e cosa dobbiamo assolutamente fare per evitare questa spiacevole situazione.
Partiamo dalla composizione: la forma esterna delle fibre di lana viste al microscopio, ricorda vagamente quella della corteccia di un albero ricoperta interamente da “scaglie”, chiamate in terminologia tecnica “cuticole” che rappresentano le principali responsabili dell’infeltrimento. 
Ma da cosa è dovuto?
L’infeltrimento del tessuto non è tanto dovuto al contatto della fibra con acqua calda - che è responsabile principalmente del suo restringimento - ma è piuttosto imputabile all’azione meccanica della lavatrice, particolarmente nella fase di centrifuga ma non solo. I suoi movimenti favoriscono lo spostamento e l’incontro tra loro delle fibre che spalancano le cuticole e si incastrano come se fossero degli ingranaggi.
Attenzione: se il filato di lana del vostro maglioncino è fine significa che è costituito da un numero maggiore di fibre e dunque il rischio di restringimento è nettamente più alto rispetto a quelli a maglia più grossa.
Come possiamo lavare i nostri morbidi maglioni di lana senza preoccupazioni?
La soluzione è semplice. Ricorrere al tradizionale lavaggio a mano. Sicuramente il lavaggio a mano è quello che riduce maggiormente lo stress meccanico, è quindi più delicato e riduce al massimo il rischio di infeltrimento.
Vediamo come fare.
Riponete il capo all’interno di un mastello con una piccola parte di detersivo per capi delicati, avendo cura di aggiungere acqua fredda. Immergetelo e lasciatelo ammollo per un 5-10 min. Poco dopo, massaggiatelo delicatamente con le mani e risciacquatelo avendo cura di rimuovere tutta la schiuma.
ATTENZIONE: non strizzatelo energicamente ma premete in modo da togliere tutta l’acqua in eccesso - se necessario potete agevolarvi avvolgendolo all’interno di una salvietta e premendo delicatamente.
Successivamente stendetelo correttamente: mai in posizione verticale e senza l’utilizzo di grucce e/o mollette che potrebbero deformarlo. Abbiate cura ogni 30 min di andare a strizzare le estremità (fondo manica e bordi) così da ridurre il ristagno dell’acqua e favorire un’asciugatura più rapida.
Tuttavia, soprattutto per i capi più moderni, che hanno subito un processo di protezione contro l’infeltrimento, non è sempre necessario rinunciare alla comodità del lavaggio in lavatrice: tenete sempre presente che è lo stress meccanico e termico che causa l’infeltrimento, quindi , se volete usare la lavatrice, scegliete i programmi appositi, un detersivo adatto che con la sua quantità di schiuma attenua lo sfregamento dei capi nel tamburo, riducete la temperatura e la velocità della centrifuga e siate fiduciose. Anche l’uso dell’ammorbidente per quanto meno efficace che sui capi di cotone, aiuta ad evitare l’infeltrimento.
Un trattamento con l’ammorbidente può anche essere il rimedio nel caso che il guaio sia successo; in questo caso cercate di intervenire prima dell’asciugatura del capo, che renderebbe l’infeltrimento difficilmente reversibile.
Ora che avete scoperto come funziona il processo di infeltrimento e cosa fare, non avrete più dubbi su come lavare i vostri tanto amati capi in lana.

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