L'ammorbidente NON è nocivo per la salute!

Ammorbidente sì o ammorbidente no?

In internet molti ne parlano, ma davvero pochi ci stanno capendo qualcosa.

Facciamo allora un po’ di chiarezza, sfatando falsi miti!

In primo luogo è falso pensare che l’ammorbidente sia tra i prodotti più tossici in ambito domestico: gli ingredienti utilizzati infatti sono sottoposti ad una rigida valutazione di sicurezza richiesta dalla legislazione internazionale (REACH) sulle sostanze chimiche e non sono pericolosi.

Alcune componenti del profumo, siano esse di origine naturale o sintetica, possono presentare profili di sensibilizzazione nei confronti di soggetti già allergici, ma sono dichiarati  sull’etichetta! Questa è una buona norma che riguarda tutti i prodotti in commercio.

Sveliamo un altro falso mito: secondo alcuni un carico tossico a basso dosaggio ripetuto nel tempo può generare conseguenze estremamente nocive per la salute.

Come già detto, le sostanze contenute negli ammorbidenti sono sottoposte a severi processi di valutazione che ne garantiscono l’innocuità anche nelle condizioni in cui sono utilizzate nei prodotti: la valutazione degli scenari espositivi fa parte del processo richiesto dal REACH, la normativa vigente in campo chimico.

Terza e non ultima bufala: si sostiene spesso che le sostanze chimiche impiegate risultino non biodegradabili e che nemmeno i depuratori riuscirebbero a eliminarle dall’acqua. 

Ebbene sappiate che è assolutamente FALSO!

I tensioattivi cationici alla base dei moderni ammorbidenti sono completamente e facilmente biodegradabili, rispondendo alle norme di leggi specifiche!

A dimostrazione di ciò, ormai da tempo gli ammorbidenti non sono più rilevati nell’acqua, dimostrando l’efficacia delle scelte industriali.

Chi ama avere i capi morbidi e profumati può dunque stare tranquillo e usare l’ammorbidente, che non presenta sostanze tossiche o dannose come molti pensano, bensì è realizzato rispettando tutte le normative vigenti che ne garantiscono la sicurezza per l’essere umano e per l’ambiente.

Se ancora preferite usare il rimedio della nonna, sappiate che aceto e bicarbonato contrastano la ruvidezza indotta dalla durezza dell’acqua, ma non risolvono completamente il problema. L’uso del bicarbonato potrebbe portare inoltre a incrostazione del tessuto e della lavatrice, danneggiandoli.

Cercate sempre fonti autorevoli! Diffidate da chi immette in rete notizie allarmistiche del tutto prive di basi scientifiche e vi invita all’acquisto di prodotti alternativi: spesso queste pubblicazioni hanno scopi puramente commerciali e non informativi.

Avete ancora qualche dubbio? Inviateci un tweet a @PulitieFelici usando gli hashtag #ChiediALinda e #FaccioBene.

 

 

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