Quando entrate in casa vi sembra di addentrarvi nella giungla, inciampando tra i giocattoli dei vostri figli, spaventandovi di fronte alla mole di panni sporchi ammucchiati tra il letto e il pavimento e disperandovi di fronte alle pile di piatti dei giorni precedenti?
Lo scolapiatti va pulito più spesso!
Sarà che lo scolapiatti è associato alle stoviglie pulite e all’acqua, ma capita spesso di dimenticarsi di prendersene cura e lasciare che le incrostazioni di calcare si depositino a lungo sulle sue superfici.
Prendiamo in considerazione due tipologie precise e distinte tra loro: gli scolapiatti realizzati o ricoperti di plastica o vetroresina e quelli realizzati in acciaio.
I primi hanno generalmente una struttura sottile creata con un’anima in metallo e rivestita da una guaina di plastica. La superficie che li contraddistingue è per lo più porosa e le impurità si annidano in profondità. Una volta smontati dai mobiletti di supporto, si consiglia di lavarli dunque con una soluzione di acqua e ammoniaca utilizzando una spugnetta abrasiva e uno spazzolino destinato a questo specifico uso.
Lo scolapiatti in acciaio invece va trattato con un detergente anticalcare e una spugna morbida. Per le aree più difficili da raggiungere è possibile servirsi di uno scovolino morbido.
Importantissimo: alla fine di questo e di ogni lavaggio è importante prestare grande attenzione all’asciugatura per evitare depositi stagnanti di acqua - che nella bella stagione attirano zanzare e insetti più in generale - e conseguenti cattivi odori, nonché la formazione di nuovo calcare.Avete dubbi o domande che vorreste sottoporre alla nostra redazione? Scriveteci su Facebook e su Instagram.