C'era una volta la cenere

Non è l’inizio di una favola per bambini, ma l’anticipazione di quello che verrà raccontato in questo post: la storia delle pulizie ancor prima della nascita dei saponi.

Sapete che la pulizia, l’igiene e il bucato hanno origini antichissime.

Nell’antica Babilonia era molto diffuso l’utilizzo della cenere: ottima per pulire e sbiancare, ma soprattutto estremamente economica e facilmente reperibile.
L’origine poteva essere di tipo legnoso o derivante da altre origini vegetali, come la salicornia, meglio conosciuta come asparago di mare, pianta scenografica e alquanto bizzarra dal sapore estremamente salato.
Questa sua peculiarità è dovuta alla ricca presenza di sostanze alcaline - tra cui il carbonato di sodio - ingrediente base per la produzione dei primi saponi.

La cenere, prodotta dal legno o dalle piante bruciate o essiccate veniva raccolta all’interno di un cesto e successivamente ricoperta interamente da acqua bollente.
Questo processo permetteva la produzione di gocce di pura soluzione alcalina ricca di carbonato di sodio o di potassio, chiamata lisciva, che filtrava all’interno di un contenitore posto al di sotto del cesto.

L’utilizzo della cenere è un metodo molto antico che si è tramandato per molti anni fino ad arrivare agli inizi del secolo scorso: infatti era impiegata principalmente per detergere e sbiancare corredi da letto come lenzuola e federe e indumenti.

Considerate che in italia è stata utilizzata almeno fino all’introduzione in commercio dei detersivi per bucato.
Anche gli antichi Egizi e i Sumeri avevano scoperto l’uso della soda e del carbonato di sodio come ingredienti per pulire, ma il processo di estrazione avveniva attraverso l’evaporazione dell’acqua di alcuni laghi.
Diversamente dai babilonesi, utilizzavano questa soluzione con una duplice funzione: alcuni la usavano come detergente personale per la pelle e altri come metodo per rimuovere il grasso dai tessuti.

Tantissimi anni sono passati da quando venivano utilizzate queste tecniche di pulizia, anche se alcuni anziani, ancora oggi, ricordano con il sorriso i lavaggi con la cenere che facevano quando erano bambini.

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