Serve solo energia: ecco le risposte ai maggiori dubbi sulla manutenzione dei pannelli fotovoltaici

Negli ultimi anni si è sempre più attenti alle tematiche legate all’ambiente, e si cerca sempre più di adottare comportamenti sostenibili, che possano migliorare molteplici ambiti, tra cui anche quello domestico. Nelle nuove abitazioni infatti, sempre più spesso, si sente parlare delle installazioni di pannelli fotovoltaici, capaci di produrre energia elettrica sfruttando quella naturale del sole. Questo è uno strumento relativamente recente che, proprio per questa ragione, fa ancora nascere dubbi in merito alla manutenzione. Ecco quindi la risposta alle principali domande: perché, quando e soprattutto come pulire i pannelli fotovoltaici?

Prima di cominciare, però, è possibile sfatare il primo dubbio in merito ai pannelli fotovoltaici, ovvero se e possibile pulirli in modo autonomo o se è necessario l’intervento di un esperto. La risposta è semplice e include entrambe le opzioni. Sicuramente l’intervento di un esperto è necessario per controllare lo stato dell’impianto ma non è fondamentale per l’aspetto della pulizia. Esistono infatti kit appositi per occuparsi autonomamente dei propri pannelli fotovoltaici. 

Ora, però, è arrivato il momento di rispondere alle fatidiche domande partendo dalla prima: perché pulirli? I pannelli fotovoltaici sono posizionati nel tetto dell’abitazione generalmente e quindi esposti a smog, polveri, fumo, pollini e altri agenti atmosferici inquinanti. Questa sua esposizione li porta ad accumulare oggetti e detriti, come ad esempio sassi e foglie, che vanno poi ad intaccarne il funzionamento. È stato infatti dimostrato che la mancanza di manutenzione e l’accumulo di questi agenti, possono portare ad una riduzione dell’efficienza dei pannelli fotovoltaici del 15-20%. La pulizia ordinaria in questo caso, quindi, non è solo per un fattore estetico ma per garantire la longevità dell’impianto.

Ecco quindi che, capita l’importanza della manutenzione, arriva la seconda domanda: ogni quanto è necessario pulirli? Qui la risposta dipende dalla posizione dell’impianto. Generalmente la pulizia deve essere effettuata almeno due volte l’anno, ovvero una in primavera e una in autunno, accompagnata da un controllo annuale da parte di un esperto. Si deve intensificare solo se ci si trova in aree marine e industriali o se nell’area presa in considerazione ci sono molti alberi, vento e piogge frequenti. Il momento perfetto per mettersi all’opera è il mattino, dove l’umidità o la rugiada riusciranno ad ammorbidire l’eventuale sporcizia rendendo più facile il tutto. 

Dovrete decidere se far effettuare questa operazione dal tecnico, magari nell’ambito della manutenzione periodica, o se provvedere da soli. Fate attenzione a dove sono collocati i pannelli, spesso in posti difficili e pericolosi da raggiungere se non si dispone dell’attrezzatura idonea.

Se siete in grado di accedere ai pannelli fotovoltaici in sicurezza ed autonomia, dovrete comunque dotarvi di attrezzi idonei. Dovrete disporre di una spazzola idrica montata su un tubo telescopico, che possa essere collegata col rubinetto dell’acqua, dotata magari anche di un serbatoio per il detersivo che venga diluito all’atto dell’erogazione. In alcuni casi, per raggiungere i punti più ostici, dovrete avere anche dei raccordi angolari. Per il detersivo, potrete ricorrere a prodotti specifici, consigliati dagli stessi installatori, ma anche un normale detersivo per piatti servirà egregiamente allo scopo. Tenete presente sempre la necessità di risciacquare e possibilmente asciugare accuratamente le superfici.

Con le giuste accortezze la vita dell’impianto fotovoltaico è stimata a circa trent’anni e, questo, permetterà di avere una casa salutare e sostenibile il più a lungo possibile.

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